sabato 11 luglio 2015

Recensione: Forse un giorno di Colleen Hoover

Buongiorno booklover,
dopo qualche giorno finalmente riesco a riprendere in mano il computer, purtroppo è un periodo un po' strano: non ho voglia di fare praticamente niente, non riesco a leggere, non riesco a star dietro a film e serie tv e non riesco a scrivere. Assolutamente niente.
Quindi vi chiedo scusa in anticipo ma penso che in questo periodo (penso fino a fine agosto) i miei ritmi nel pubblicare post caleranno un pochino e mi dispiace veramente tanto considerando che avevo tante nuove cose di cui parlarvi :(
Ma ora passiamo alla recensione vera e propria, non voglio annoiarvi con le mie chiacchiere, di uno dei libri più belli che abbia mai letto, Forse un giorno di Colleen Hoover... ma io lo chiamerò Maybe Someday perché mi piace molto di più.

Forse un giorno

Titolo: Forse un giorno
Serie: Maybe #1
(le altre sono novelle companion quindi don't worry! La storia dei protagonisti di questo libro finisce qui)
Autrice: Colleen Hoover
Data di pubblicazione: 19 febbraio 2015
Casa Editrice: Leggereditore
Prezzo: € 9,90


Trama: Sydney Blake ha una vita invidiabile: sogna di diventare un'insegnante di musica, frequenta il college, è innamorata di Hunter, e convive con la sua migliore amica Tori.
Eppure tutto sembra andare in frantumi quando scopre che Hunter la tradisce proprio con lei.
Mentre cerca di rimettere insieme i tasselli della propria esistenza, Sydney capisce di essere attratta da Ridge Lawson, il suo misterioso vicino di casa.
Non può staccargli gli occhi di dosso e non può fare a meno di starsene ad ascoltarlo mentre suona la chitarra sul balcone della sua stanza.
La sua musica le regala armonia e vibrazioni.
E anche Ridge, malgrado il carattere schivo, non può far finta di ignorare che c'è qualcosa in Sydney: avrà finalmente trovato la sua musa?



Recensione
E' la prima volta che, subito dopo aver finito un libro, mi ritrovo a dover scrivere anzi, sento il bisogno di scrivere sul primo pezzo di carta tutto quello che il libro mi ha trasmesso, quindi sostanzialmente questo post sarà costituito da quel foglio.

Come parlare di questo libro senza cadere nella banalità?
Questo libro, mio dio, è travolgente.
E ho quasi paura a parlarne perché so che anche provandoci lo sminuirei, lo renderei meno vero.
Colleen Hoover ha creato una di quelle storie che rimangono.
Con noi.
Dentro di noi.
Rimangono e non se ne vanno, e vi giuro che io ancora non mi capacito di come questa donna sia riuscita a fare una cosa simile.
In realtà devo dirvi che questo non è stato il primo libro della Hoover a capitarmi tra le mani, il primo, l'anno scorso, era stato Hopeless (scusate sono fissata con i titoli in inglese), ma per qualche strano motivo non era scattata la scintilla, forse non era il momento giusto oppure ero io a non essere pronta per affrontare quella lettura in particolare, sta di fatto che non mi era piaciuto quanto avrei voluto.
E, in un certo senso, sono contenta che sia successo questo prima che leggessi Maybe Someday perché sono convinta che, a suo modo, l'esperienza precedente mi abbia fatto amare questo libro ancora di più.
Adesso posso dire che Maybe Someday è stato, è, sarà IL mio libro dell'anno (okay, lo so, sono molto in anticipo però...)
Perché Maybe Someday è uno di quei libri che porta a dubitare e a sperare (guardate anche solo il titolo), che fa soffrire e innamorare.
Non so esattamente cosa sia, se la trama o lo stile di scrittura o ancora i protagonisti e gli altri personaggi, che poi relegarli solo a pagine di un libro sembra quasi sbagliato. Loro... sono persone reali!
Sydney e Ridge sono persone reali insieme a Warren, Bridgette (pleaseeee! Traducetemi Maybe Not ), Maggie e Brennan, da qualche parte nel mondo devono esserci!
Davvero, non riesco relegarli solo alla pagina di un libro.
Forse è anche per questo che sono pienamente soddisfatta dal finale, non solo perché bè è perfetto, ma anche perché vedendoli come persone reali è giusto che si fermi lì.
Ed è veramente per la prima volta che mi ritrovo a non voler sapere, a non sentire il bisogno di sapere perché in quanto a persone vere mi sembrerebbe di invadere la loro privacy, mi sento già fortunatissima ad aver potuto osservare, sentire, vivere, una parte delle loro vite.
E questo mi basta.

So di non avervi parlato per niente della trama, è solo che secondo me questo libro va letto e ascoltato per... poter essere capito e sentito davvero.
Sappiate solo che il modo in cui le parole, le storie e la musica si combinano è magnifico!
Questo libro merita davvero tutta la vostra attenzione, merita di essere apprezzato completamente, leggendo le parole della Hoover e ascoltando le canzoni di Griffin Peterson ed è per questo che secondo me questo libro è stata la più bella esperienza di lettura che potesse mai capitarmi.
Un'esperienza completa a 360°.
Certo il top del top sarebbe stato sicuramente leggerlo in inglese, leggere ogni singola parola scelta dalla Hoover per inquadrare il momento e trasmettere qualcosa, ma non avendo ancora tutta questa grande esperienza con i libri in lingua ho preferito non farlo.
Quindi booklovers se ne avete la possibilità *tono solenne*... provate a leggerlo in inglese perché penso sia un'esperienza ancora più bella che forse, un giorno, riuscirò a sperimentare anch'io.




A volte la perfezione esiste

So che il post è già abbastanza lungo così ma volevo aprire una piccola parentesi su Maggie's Epilogue, la novellina 1.1 che parla appunto di Maggie (ammmmo la mia perspicacia *-*).
Chi è Maggie? Leggete il libro e lo scoprirete. Perché alla fine di Maybe Someday c'era sicuramente da chiedersi: E Maggie? Ma la nostra cara Colleen ha scritto una degna conclusione anche per lei, purtroppo è in lingua ma io l'ho trovata tradotta qui su questo blog.
La traduzione mi è sembrata davvero molto buona e la Hoover in così poche parole è riuscita, ovviamente, a creare vera e propria poesia... e soprattutto un degno finale a Maggie.

Bene fanciulli e fanciulle, con questo è tutto... prima di andare voglio lasciarvi con la prima canzone scritta da Sydney e Ridge insieme e cantata da Griffin Peterson. E' la mia preferita, ma vi consiglio di ascoltare anche le altre perché meritano davvero tanto.


Ci sono solo ventisei lettere nell’alfabeto inglese. Verrebbe da pensare che con ventisei lettere non si possa fare poi molto. Verrebbe da pensare che non siano molte le sensazioni che possano suscitare quando le si combina per comporre delle parole.
Ma non è così. Le emozioni che quelle ventisei lettere possono suscitare in una persona sono infinite, e questa canzone ne è la prova. Non capirò mai com’è possibile che una manciata di parole, messe una dopo l’altra, possa cambiare una persona, ma questa canzone, queste parole, mi stanno completamente cambiando. È come se il mio ‘forse un giorno’ sia appena diventato ‘in questo momento’


 
Un abbraccio,
Firefly


 

2 commenti:

  1. Bella recensione *_* Io non ho mai letto niente della Hoover, e mi dico sempre che dovrei rimediare il prima possibile perché non faccio che sentirne parlare bene! Tra i tanti che ha scritto credo che comincerò proprio con questo libro (anche se mi ispirano tutti), spero che mi piacerà!

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    1. Secondo me ti piacerà ;) e anche molto ♥
      Io il prossimo suo che leggeró penso che sarà tutto ciò che sappiamo dell'amore oppure Confess quando arriverà in Italia.

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