lunedì 16 febbraio 2015

[Eric Emmanuel-Schmitt] Oscar e la Dama in Rosa_ Recensione

Erci Emmanuel-Schmitt

Oscar e la Dama in Rosa

Ciao a tutti cari lettori, 
come state? 
Io insomma... quattro giorni che sarebbero dovuti essere di "riposo" passati a studiare per una verifica di storia che comprenderà cinque capitoli e, come se non bastasse, che dovremmo fare in un'ora. Mi viene male solo a pensarci...
Comunque sono riuscita a ritagliarmi un po' di tempo per parlarvi di un libricino piccolo piccolo ma molto intenso. Sto parlando di Oscar e la Dama in Rosa. Ma prima di esprimere le mie riflessioni su questo libro (mi sento veramente una filosofa... ok, no, studiare Pericle mi ha dato alla testa) ecco le caratteristiche generali.


Oscar e la Dama in Rosa

Titolo: Oscar e la Dama in Rosa
Autore: Eric Emmanuel-Schmitt
Data di Pubblicazione: 9 febbraio 2005
Casa Editrice: Bur Rizzoli
Prezzo: € 7,00
Pagine: 96


Oscar è un bambino, ha soli 10 anni, ma nonostante la sua età deve già combattere contro una terribile malattia che lo perseguita: la leucemia.
Passa la sua vita in ospedale, i suoi genitori lo vengono a trovare spesso, ha tanti amici. Ma è da un po' di tempo che gli adulti non lo trattano più come prima, dall'operazione, e lui non riesce a capire perché. Solo Nonna Rosa, una signora che gli fa compagnia, lo capisce.
"Ho capito che sono diventato un cattivo malato, un malato che impedisce di credere che la medicina sia straordinaria. [...] Adesso tutto il piano, le infermiere, gli interni e le donne delle pulizie mi guardano nello stesso modo. Hanno l'aria triste quando sono di buon umore [...] Solo Nonna Rosa non è cambiata."
E sarà proprio Nonna Rosa a proporgli un gioco: scrivere a Dio immaginando di vivere dieci anni in un giorno.
Oscar ci prova, anche se all'inizio è scettico, non crede neanche che nell'esistenza di Dio. Ma si mette in gioco e così vive tutta la sua vita in dieci giorni. 
Racconta delle sue avventure, i problemi di avere vent'anni, le emozioni dei quaranta, la saggezza dei centodieci.
E si spegne lasciando un ultimo bigliettino "Solo Dio ha il diritto di svegliarmi".
Lo so, adesso mi starete insultando perché vi ho spoilerato il finale, ma vi assicuro che non ne ho nessuna colpa, c'è scritto così anche nella trama al fondo del libro. Quindi, per favore, non uccidetemi, anche se solo virtualmente.
Fatto sta che nella sua piccolezza questa storia è tutta da scoprire, scritta con la semplicità di un bambino che diventa adulto in poco tempo, che impara in soli dieci giorni, cosa significhi veramente vivere.
E' una favola. Vista con gli occhi sognanti di chi non ha paura della morte, ma che anzi, nei suoi ultimi respiri l'attende, senza rimpianti. Oscar fa tutto, prova tutto quello che un uomo dovrebbe provare. 
Oscar vive.
E vivendo impara. E cresce.
E nelle lettere si vede la sua crescita, mischiata a quella sua spontaneità e ingenuità tipica di un bambino di dieci anni.
Quindi, veramente, leggetelo. E' un mio consiglio spassionato. 
Utilizzate mezz'ora della vostra vita per accompagnare Oscar nel suo viaggio. E non ve ne pentirete.
Spero di avervi incuriosito e invogliato ad acquistare questo romanzo.
Sono curiosa di sentire le vostre impressioni.
Un grandissimo abbraccio.
Sophie


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